Liberazione. Una parola meravigliosa che indica, senza ombra di dubbio, un passaggio di stato sofferto, agognato, conquistato che porta un Paese, ma anche una persona, dall’oppressione al paradiso. C’è chi non trova motivo per festeggiare. Perché la liberazione non è completa o per altri motivi di dettaglio. Chi non trova motivo, probabilmente non è mai stato oppresso davvero. Oppure è oppresso lui stesso da catene invisibili.
So cosa vuol dire liberarsi. Ed è la sensazione più bella dopo quella di sentirsi legato a qualcuno. E a pensarci bene, almeno in un caso, non avrei provato la seconda senza la prima.
Buongiorno a tutti coloro che almeno una volta hanno provato la catarsi della liberazione e buongiorno al nostro Paese che è stato capace una volta di liberarsi e sono sicura che può farlo ancora.