Anche oggi, come ogni mattina da ormai 8 mesi, ad eccezione forse di un paio di giorni, mi trovo davanti al video dell’I-phone ad aspettare che si materializzi quel pensiero, quella storia, quell’episodio che mi ha colpito da utilizzare per il mio buongiorno. Riflettevo sul fatto che nei momenti bui il problema è solo scegliere mentre nei momenti più sereni l’ispirazione sembra scarseggiare. In realtà quello che manca, quando si è più leggeri, è solo lo struggimento. Quello stare male, al limite del masochismo, che qualcuno addirittura coltiva a vantaggio della produzione di nero su bianco e a cui io, invece, rinuncio volentieri a vantaggio della mia vita e di quella di chi mi circonda.
A proposito di masochismo, ieri facendo il vialetto che porta all’ufficio incrociamo, con un mio collega, un gruppetto di persone con una di queste che domanda agli altri se avessero a volte voglia di gesti autolesionistici. Io e il collega ci guardiamo e lui mi dice senza aspettare che gli faccia la domanda, ‘Ci vorrebbe, mi bastano i gesti lesionistici che mi fanno gli altri. Aggiungere sarebbe ridondante’
E’ da ieri che sto ripensando oltre alla follia della domanda anche al se il pensiero del mio collega si possa connotare come negativo o positivo. E non trovo risposta. Si accolgono opinioni.
Buongiorno col dilemma!