Ieri abbiamo passato la giornata a Cala Lunga. Ci siamo fermate al primo parcheggio utile costringendo la truppa ad un approdo via mare. Ognuno con il suo bagaglio da portare e le infradito ai piedi lungo il costone di roccia. Con un paesaggio che fortunatamente non ha consentito a nessuno di lamentarsi o di fiatare ma solo di guardare alla meta con l’entusiasmo della conquista. Arrivati alla spiaggia ci siamo sistemati (che a dirlo pare facile!) e poi siamo andati tutti a fare il bagno rinunciando a lasciare guardie. Con la speranza di ritrovare al ritorno le nostre cose. Ed è andata bene. Sia il bagno che il riporre fiducia nel prossimo. Dopo pranzo siamo andate a chiedere se vi fosse una strada più facile per accedere e la titolare dello stabilimento ci ha guardato come se fossimo delle pazze. ‘Perché le avete parcheggiate laggiù? Qui c’è il nostro parcheggio non è custodito ma non è mai capitato nulla. Andate a prenderle subito che lì ve le sfasciano!’ Abbiamo provato a ribattere che c’era comunque un’indicazione e che non essendo pratiche l’abbiamo seguita. E lei ‘Andate a riprenderle subito!’. Il problema era tutto lì. In quel subito. Perché il subito per una formazione di questo tipo non è previsto.
Abbiamo rapidamente affidato tutta la prole ad una e in tre ci siamo rapidamente avviate a riaffrontare sotto il sole delle 14 e l’ottimo pranzo pugliese nello stomaco, appena convivialmente acquisito, il costone di roccia per tornare al parcheggio. Tutto con l’ansia di ritrovare le auto sfasciate. Tre stambecchi ci avrebbero messo di più. Arrivate abbiamo trovato tutto a posto e ci siamo avviate a mettere al sicuro i mezzi e a tornare in spiaggia. Solo dopo aver finito il giro ci siamo rese conto che l’avvertimento era probabilmente dovuto solo al fatto che dove eravamo scese c’era un’altra struttura e la signora stava solo combattendo con abilità la sua concorrenza. Ci siamo dette che era andata comunque bene così. Tanto saremmo comunque dovute andare e farlo a fine giornata sarebbe stato più pesante. Visto che non credo ci sia nulla di più pesante che averlo fatto con il sole a picco e il pranzo nello stomaco, se ne deduce che l’ottimismo e la positività regnano sovrani. Meravigliosi souvenir da conservare e riportare a casa.
Positivo buongiorno!