Il 2014 è il cinquantesimo anno di vita per molti dei miei amici. Qualche anno fa pensavo ai cinquantenni come seri e maturi signori di mezz’età con i remi in barca e sulla via del tramonto. Ora che il mio mondo è prevalentemente frequentato da cinquantenni (tra poco più di due anni io stessa) sono molto confusa. Perché quelli che frequento io, a parte qualche capello bianco, non mi sembrano molto cambiati da quando li ho conosciuti. E, in verità, non ce n’è uno che somigli anche lontanamente allo stereotipo che avevo fissato nella mia mente. Perché anche quelli che hanno raggiunto mete professionali importanti da darsiuntono, quelli che hanno costruito la propria vita in modo tradizionale senza deragliamenti, quelli che te li immaginavi a questa età vecchi e decrepiti perché lo erano già a 15 anni, sono rimasti o sono oggi dei ragazzoni e delle ragazzette. Nel senso che lo spirito ma anche l’aspetto tengono proprio bene. E anzi, in alcuni casi, griderei quasi al miglioramento.
Parlo ovviamente di gente che sa di avere 50 anni e non li nega. Se li vive. Se non felice, almeno consapevole. Altro sono gli irriducibili quelli per capirci, anche facili da individuare (!), che non si vogliono arrendere all’età e arrivano all’utilizzo estremo di ogni mezzo per contrastarla con effetti, ad esser buoni, poco edificanti. Per quelli c’è poco da dire.
Tornando a noi, però, credo che se da un lato sia vero che i cinquantenni di oggi non siano quelli di una volta, sia altrettanto vero che chi ha anche solo 10 anni meno di noi ci continua a vedere, come abbiamo fatto noi a suo tempo, se non vecchi, giovanili. L’aggettivo che uccide. L’icona di quanto le parole possano fare male davvero.
Ma il bello, e anche questa è una scoperta, è che dopo lo stordimento iniziale dovuto alla straziante distonia tra te che ti senti un genitore figo e moderno e i tuoi figli che ti guardano come un Flintstones, è che te ne freghi e vai avanti. Probabilmente come hanno fatto i vecchi giovanili che ci hanno preceduto. Che a questo punto, tanto diversi da noi non devono essere stati.
Buongiorno agli splendidi cinquantenni della mia vita!
Che ne dici?