L’altro giorno non mi ricordo chi mi ha detto di smettere di fare punti e bilanci. Di vivere ogni tanto alla giornata. Sicuramente qualcuno che mi conosce bene e a cui sono a cuore. Ma che non si è rassegnato ad avere un’amica pesante che si è messa in testa di riparare alcuni strappi della vita. E che non si fermerà fino a quando non ci sarà riuscita. O finché non sarà arrivata a comprendere che non ci sono più margini per riuscirci. E che ha bisogno costantemente di monitorare il percorso. Che si è data obiettivi chiari da raggiungere e un tempo per farlo. E su quelli si sta concentrando. Mentre il resto della vita accade. E per una volta viene accolta solo se aggiunge. Non se toglie. Perché in questo momento il resto che accade non ha priorità. Non vive di nessuna proiezione. È o non è, di per sé. Ricordo una bella frase che dice che la vita è quello che succede mentre siamo impegnati a fare altro. Puó darsi ma visto che ho sempre dato priorità al flusso vitale e a mantenere in essere relazioni anche evidentemente terminali, se per qualche tempo mi concentro su di me e su qualche freddo progetto materiale immagino che non possa succedere nulla. Se non magari portarne a termine qualcuno. E avere imparato qualche altra cosa di me. Che fa sempre bene. Questo non vuol dire vivere in apnea. Anzi. Significa vivere solo ciò che regala energia e non la sottrae. Liberarmi delle zavorre. Non fare cose che non mi va di fare. Non subire, per quanto possibile, frustrazioni. Non accettare perimetri in cui muovermi, a meno che non mi vada bene. Vivere con distacco le situazioni non piacevoli che non posso evitare. Non dare spiegazioni se non a chi ritengo le meriti.
Una sorta di spending review. Non facile ma assolutamente necessaria.
Buongiorno all’energia positiva e a tutti coloro che ne sono portatori. Gli altri possono anche continuare a dormire. Non se ne sentirà la mancanza 😃.
Che ne dici?