Mi è successa negli ultimi giorni una cosa molto sgradevole. Qualcuno, per qualche motivo non identificato, ha riportato ad altri una mia azione che non solo non era mai avvenuta ma che è soprattutto tra quelle che non farei mai. A tale proposito, infatti, non ho vergogna di affermare che non sono una di quelle che è sempre nel giusto. Una di quelle che non sarebbe mai in grado di fare questo o quello. Al contrario, sono capace di fare diverse azioni discutibili. A volte per difesa, altre per un senso della giustizia, altre ancora perché non mi trattengo. Come tutti credo, ma con l’aggravante di ammetterlo. Ma, c’è un ma: ce ne sono alcune che non riuscirei proprio mai a fare. Chi mi conosce bene lo sa. Per esempio, potrei mangiarmi viva una persona per una questione di principio non mollandola anche se in palese difficoltà ma non approfitterei mai di una posizione di forza a priori. Dico sempre la verità, anche se non richiesta, anche quando sarebbe meglio tacerla, ma non mi piace, e quindi non lo faccio, vincere facile. Mi incazzo tanto, soprattutto se delusa, e non riesco a trattare: inquadro, decido il da farsi, chiudo e non ci penso più.
Ho una sorta di codice di comportamento che conosce bene chi mi ama e che sorprende chi non mi ama. Una demarcazione utile a fare pulizia. Che, come dice Roberto: ‘quando c’è vó, ce vó…