Chissà, forse il ramo che mi è caduto addosso è un segno che rappresenta questo tratto della mia vita in cui mi continuo a voler confrontare con persone di legno. Persone rigide o quanto meno poco flessibili che rappresentano la loro forza grazie a prese di posizione di plastica. Che ostentano fermezza con me, approfittando di ruolo o sentimenti, e che sono al contrario prigionieri di insicurezze e fragilità che non riescono nemmeno a guardare in faccia. Persone dure come il legno ma facili da spezzare o da mandare in in fumo con abili e semplici manovre. Con il famoso farli ‘contenti e cornuti’. Una tecnica facilitante che ho deciso però di non usare mai nella mia vita. Perché non mi piacere vincere facile. Perché la mia lealtà vale più di tutti loro. Perché mi piacciono gli occhi e non le nuche delle persone. Che non è questione di gusto ma di buon gusto. Buona settimana!
Dove sta Roberto non c’è elettricità e ha sopperito con un meraviglioso disegno a mano!