In questi ultimi anni ho scoperto che si celebrano a livello mondiale le cose più disparate, serie, serissime ma anche stravaganti: dalle zone umide alla nutella, dalle malattie rare, alla voce, al teatro alla carbonara. Esiste un calendario e sui social ha preso molto piede concentrarvi l’attenzione. Oggi 27 febbraio mi ha fatto sapere Roberto, è la giornata mondiale della lentezza. Che è un richiamo a ritrovare tempi più umani per godere la vita e non subirla. Ieri sera dopo una cena alla meno peggio e una discussione tossica sono crollata e non ho visto il messaggio di Roberto. L’ho visto, al contrario, stamattina quando mi sono svegliata. C’era allegato anche il parere il di uno psicologo che parlava dell’importanza di fermarsi durante la giornata approfittando dei pasti, di non saltarli, di camminare per guardarci intorno, di non riempire l’agenda in modo eccessivo. Che era quello che mi diceva sempre mia nonna e gratis. Potendo è vero bisogna farlo ma l’organizzazione e la velocità ci permettono di ricavare spazi per noi che la lentezza non credo proprio. Amo anch’io le giornate lente, che però non sarà oggi, né domani, né sicuramente questa settimana. Né questo week end, che Marco sta con me e già mi parlava di una pianificazione che farebbe spaventare Ambrogio l’autista dei Ferrero Rocher. Ma appena posso me la dedico ‘sta giornata lenta. Magari a giugno. Che invece ho visto festeggeremo la giocoleria, il vento e gli asteroidi. E niente non sono coordinata.
Buona giornata! Lenta, lentissima per chi può ❤️
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