E poi arriva la festa della donna. E tutti gli anni le stesse cose: non è una festa ma una commemorazione; no non è vero quel rogo non accadde o non c’entra; quelle che escono la sera della festa della donna sono delle cretine che magari stanno a casa sottomesse tutto l’anno; le donne vanno festeggiate tutto l’anno mica solo un giorno; è la festa dei fiorai altro che; io non festeggio questa festa ridicola; non ti faccio gli auguri perché non sei una di quelle a cui gli fanno piacere, vero?; posso farti gli auguri o ti offendi?…
Oggi sarà tutto il giorno così. Chiariamo: le donne in posizioni di comando sono rare anche se in famiglia le si affida la qualunque e nessun maschio di casa riesce a trovare al primo colpo un paio di calzini se una femmina non glieli indica, non solo a parole ma proprio con il dito. Le donne nelle posizioni strategiche sono rare anche se la loro capacità di guardare in multitasking e la resistenza durevole alla fatica e al dolore sono inarrivabili dal genere maschile, messo fuori uso dalla prima influenza stagionale. Le donne leggono di più, studiano di più, si laureano di più ma lavorano di meno soprattutto perché procreando potrebbero fermarsi qualche mese: ho conosciuto uomini fermi per anni che ci hanno vendicate tutte.
Detta così sembrerebbe che io sia arrabbiata e polemica. Non è vero. Amo gli uomini e ho un figlio maschio di cui non potrei fare a meno ma resto dell’idea che quando una squadra non va bene bisogna cambiare strategia e giocatori. E per come sta andando il mondo, la possibilità di invertire la tendenza con una prova me la darei. Pure se fossi maschio. Così per dire.
Che sia una bella giornata per tutte le splendide donne della mia vita