Prima di Pasqua ho fatto una visita in ospedale. Arrivato il mio turno sono entrata e la dottoressa mi ha chiesto la cortesia di aspettare un attimo. La vedo con due fogli davanti che conta e mi dice che sta elaborando i turni del suo gruppo. Abituata a fogli Excel e sistemi le chiedo se non sarebbe più facile programmare un sistemino. Lei mi guarda e mi dice che ci hanno provato centinaia di volte ma poi sono sempre tornati al manuale e soprattutto al suo infallibile metodo. Sempre più incuriosita le chiedo di cosa si tratti e lei mi spiega che ogni mese chiede a tutti i colleghi le loro esigenze e cerca di soddisfarle tutte: ‘ma mica solo quelle considerate importanti, anche la partita in TV di Champions Ligue, Europa Ligue e il corso di salsa. Tutti d’accordo, però, che per accontentare tutti possa capitare di lavorare di più qualche volta. E le dico, a parte situazioni eccezionali, i turni reggono dal primo all’ultimo giorno. Che è un punto di forza vera anche per il servizio. Il segreto? Prendere in considerazione tutte le necessità senza giudizio, seppure con gradienti ovviamente diversi, e spingere in questo modo alla soddisfazione di ognuno che a quel punto non avrà nessun interesse a misurarsi con gli altri in modo sbagliato’. Sono rimasta a bocca aperta colpita e affondata dal più raffinato buon senso di sempre e al come, anche un lavoro fastidioso possa diventare – in barba a qualsiasi previsione – dispensatore di felicità. Guardandomi attonita vuole stravincere e mi dice: ‘ci vuole capacità di ascolto e un po’ di tempo ma riuscire da tanta soddisfazione. Si figuri che qualche giorno fa, a turni fatti per questo periodo festivo, una collega mi ha detto che le avevano regalato un viaggio e che prima di rinunciare voleva capire se si potevano trovare i margini per sfruttare questa meravigliosa occasione. Ho mandato un messaggio a tutti dicendo che io non avrei impedito a Carla di partire e di farmi sapere chi si sentiva di dirle che non avrebbe potuto farlo. Nessuno lo ha fatto. Ci siamo organizzati rinunciando ognuno ad un poco di tempo libero e Carla è potuta partire. Felice lei è felici noi di lavorare in un gruppo di persone solidale e coeso’.
Questa storia non è solo una bella storia, è la prova che il valore di qualsiasi cosa dipende sempre e solo da noi. Senza scuse. Accettiamolo.
Buona giornata!
Questo vuol dire essere una squadra!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Altro che teorie e team building!☺️
"Mi piace""Mi piace"
Esatto!
"Mi piace"Piace a 1 persona