Volare oh oh…

Stamattina mi sono svegliata alle 4 per andare a Cagliari per lavoro. Mi sveglio e piove. Nonostante mi sia passata la paura di volare che ha compromesso la serenità di tutti i miei viaggi aerei e di chi mi stava vicino per un lungo periodo, non volo mai volentieri soprattutto quando il tempo è brutto. Ora sono qui in attesa del decollo, con l’iPhone in modalità aereo. Stanno comunicando le misure di sicurezza obbligatorie che sono la parte che odio di più perché mi ricordano tutto ciò che potrebbe capitare: assenza di ossigeno e necessità di maschere, ammaraggio… le sto ascoltando come sottofondo e mi viene in mente che più che andare ad un gioioso evento di lavoro, mi sembra che mi abbiano arruolato nei marines. Guardo fuori, l’alba si sta facendo. Penso a chi sta ancora nel letto e si sta per alzare. Siamo sulla pista illuminata, prendiamo la rincorsa. Siamo in aria, ho preso il posto vicino al finestrino. La città è ancora illuminata e sonnacchiosa. Attraversiamo le nuvole mentre cambiamo direzione. Non sono così tante, avrei immaginato di più dalla pioggia insistente. Siamo già sopra al mare si vedono le onde che toccano la spiaggia. La luce si riaccende, il segnale luminoso si spegne e il pilota ci invita a goderci il volo. E voglio dargli retta. È bello vedere il sole che pian piano illumina il cielo da questa prospettiva privilegiata. Se qualche anno fa mi avessero detto che avrei affrontato con questa serenità un volo, non ci avrei creduto. Eppure è così, si cambia. Si cambia insistendo. Eh sì perché, nonostante il panico, non ho mai rinunciato ad una partenza. Sono ricorsa alla valeriana, a qualche magica goccetta, ma non gliel’ho mai data vinta. Fino a che un giorno, salendo non sono più stata aggredita dai pensieri negativi in agguato e non ho sentito nessuna morsa allo stomaco. Mi sono seduta in attesa che si riaffacciassero ma da allora finora non sono più ricomparsi. E non mi mancano. Guardo fuori, il mare bianco e soffice della nuvolaglia si è tinto di rosa. I raggi del sole attraversano la cabina ed il cielo più in alto è di un azzurro intenso. Ci immergiamo nuovamente nelle nuvole, cominciano a scendere. Si vede già la costa di questa isola meravigliosa, dura e allo stesso tempo accogliente. Mi tornano in mente le estati passate qui con Marco piccolo, il sole, il mirto, l’acqua chiara ma fredda, gli schizzi, le nuotate. Noi abbronzati e felici. Mi viene in mente che mi sento meno leggera e sfrontata di quel tempo. Il capitano dice che stiamo per atterrare. Il giorno è arrivato nel tempo della traversata. Qui nonostante qualche nuvoletta non piove, il sole si vede ed è alto sopra al mare. Non ho avuta paura di volare e ho trovato il sole. Magari vale anche per il resto. Buona giornata

Roberto, sfidato pure oggi ❤️… sfida accettata e vinta!

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