Ieri sera dopo più di un mese sono tornata a camminare. Ale mi ha chiamata dopo un lungo periodo che non ci sentivamo per dirmi se mi andava e senza neanche pensare al mio piede che ancora fa i capricci gli ho detto di sì. Ero ancora in ufficio, sono volata a casa, mi sono cambiata e scambiandoci aggiornamenti delle reciproche vite ci siamo fatti la nostra oretta di walking. In una manciata di mesi erano successe tante cose e ce le siamo raccontate tutte. Lo frequento dai tempi dell’Università ma lo conosco da quelli del liceo. Ci sono stati momenti da tutti i giorni e anni interi in cui non ci siamo neanche fatti una telefonata. Quello che non è mai cambiato è che in qualsiasi momento decidiamo di vederci sembra non sia passato neanche un minuto. Stessa confidenza di quando eravamo ragazzini e si riattacca da dove avevamo interrotto l’ultima volta. Perché Ale ha un grande plus rispetto a tutti i maschi che conosco. Ricorda ogni cosa gli abbia mai raccontato e con lui non ho mai bisogno di fare riassunti delle puntate precedenti. Anzi a volte ricorda dettagli di me che io stessa avevo dimenticato. Che è bello perché mi fa sentire ascoltata e presa in considerazione anche se so che è qualcosa che non dedica solo a me. Mi ha detto che mi trovava bene e se avessi qualche novità particolare per essere così solare. Gli ho detto che l’unica novità del giorno era quella di aver deciso di spostare su di me l’attenzione che avevo disperso in giro ma che soprattutto accorgermi di poter camminare, a ritmi sostenuti, senza eccessivo fastidio mi stava provocando una straordinaria felicità. Che poi alla fine è sempre la stessa meravigliosa banalità: perdere per qualche tempo qualcosa e avere una seconda chance è sempre fonte di gioia. Che però, a dire il vero, io gioivo pure prima e del rinforzino non sentivo affatto il bisogno.
Ci siamo salutati e mi ha fatto gli auguri per le feste e quando gli ho detto: ‘perché non ci vediamo prima?’ lui candido mi ha risposto: ‘non ci siamo visti per mesi, Natale è fra una settimana…’. Perché oltre ad avere una memoria di ferro, Ale possiede anche un imperturbabile cinismo. Che poi è quello che più mi piace di quando sto con lui. Un’amicizia senza sdolcinature, efficiente ed efficace. Che sai che è tutto vero, perché di peggio dietro non potrebbe dirti.
Detto ciò iniziato il countdown a Natale: – 7 giorni alla vigilia. Buona giornata!