A Natale si fa un punto sullo stato delle famiglie. Si festeggia chi c’è ancora, i nuovi entranti e chi c’è sempre. Ci si rattrista per chi manca. Si discute su chi viene e chi no. Se sta la vigilia oppure solo a Natale. Si contano i regali per vedere se ci sono tutti. Si aggiunge alla fine qualcosa per qualcuno che ‘era troppo poco’. Una tre giorni scarsa, preparata da almeno un mese, capace di creare ogni anno un subbuglio di emozioni per cui, almeno una volta, hai pensato che ti sarebbe piaciuto poterla saltare. Il mio stato dell’arte dice che ci siamo tutti anche se siamo sparsi, che va già bene così. Che non ci sono nuovi ingressi, né ingressi a sorpresa perché la storia di ‘aggiungi un posto a tavola’ funziona se ci sono porte aperte ma anche persone che vogliano varcarle. Che, infine, nonostante qualche difficoltà, ho tanti motivi per essere felice che non è così per tutti così e non sarà sempre così neanche per me. E che è per questo che voglio farci caso.
‘Quando siamo felici facciamoci caso’. Niente di più utile. Niente di più vero.
Qui oggi, anche grazie ai vostri suggerimenti degli scorsi giorni, si cucina.
Buon Natale, un abbraccio affettuoso a tutti voi anche da Roberto!