La mattina mi alzo, sistemo casa, a volte stiro, a volte cucino, a volte prendo il caffè, mi vesto sempre (!), esco, affronto la città e arrivo in ufficio che, a volte, vorrei già tornare sotto il piumone. E poi? E poi capita che Alessandra mi mandi un messaggio e mi dica che ha portato il pranzo anche per me. E poi c’è Ale che se arrivo a pranzo che mi girano, lo capisce al volo, mi sorride e mi dice ‘ora mangiamo e non non ci pensiamo’, restituendo al pranzo quel ruolo antico di stacco dalla fatica che dopo due minuti mi trovo a ridere di cuore, a mettere in fila le cose, a sentirmi fortunata e a farmi pagare anche il caffè, che lei è riuscita anche a far funzionare la app della macchinetta e io no.
Ale ha un figlio di un anno più grande del mio e mi ha sempre spoilerato ogni cosa prima che accadesse in modo totalmente solidale, non facendo mai la figa, come fanno gran parte di quelle che l’hanno già sfangata. Ale è quella che ci vado a camminare durante il week end e quelle due ore volano e torno a casa tonica nel corpo e nell’anima. Ale è una che mi trovo spesso a seguire per fede, perché a volte è talmente disruptive che è difficile essere sicura, a priori, di stare a fare la cosa giusta dandole retta. Ma non me ne sono mai pentita. Ale è quella che non mi manca quando non c’è, che è la più bella cosa che si possa dire ad un amico.
Ora è in montagna ma domani torna e la festeggeremo col resto del suo cerchio magico. Che è magico perché nessuna di noi, sulla carta, ha molto in comune con le altre, eppure funziona. Devo ancora capire se perché è capace di vedere oltre o perché ha un gran culo. In entrambi i casi, converrete, qualcosa da non lasciarsi sfuggire.
Spero si sia capito quanto le voglia bene e mi si perdonerà se uso questo spazio per augurarle buon compleanno e soprattutto di passare una giornata esattamente come la desidera. Auguri! ❤️