Le persone entrano nella nostra vita per farci capire qualcosa di noi e dovremmo accogliere ogni incontro come un’opportunità.
Ben detto, dovremmo… ma sai che c’è? #anchemeno 😁 Che tradotto vuol dire: non tutte e non sempre. Che a ben vedere, tutti mettiamo una barriera all’entrata o agevoliamo alcune uscite ma alcuni, vedi me, sempre con grande fatica, sensi di colpa e continui ripensamenti. Poi, qualche giorno fa, in un momento di estrema incazzatura, inciampo in una telefonata con Roberto, che non è l’artista di questo blog, anche se un po’ artista è anche lui, che mi dice che bisogna saper accettare di essersi sbagliati e farla finita. Che bisogna smettere di offrire chance a relazioni tossiche solo per non ammettere un errore o dichiarare fallimento. Che, oltre una certa soglia, l’insistenza a voler far funzionare qualcosa (amore, amicizia o relazioni professionali, poco importa) non dipende dall’interesse che si ha nell’altro, quanto piuttosto dalla paura di dover ammettere di non averci capito nulla. Non positiva determinazione quindi, ma boria della peggiore specie. Brutta a piacere ma una grande verità. E, come da premessa, ancora una volta, si torna magicamente al benessere legato al sapersi regolare, al salvifico #anchemeno. Per non perdere altro tempo, ho fatto una lista: non è lunga ma significativa e per la prima volta profuma di primavera. Perché non ci sono condanne, che magari condanna lo è stato proprio il mio restare.
La sensazione è come quando bisogna liberare il disco saturo del PC per fare spazio. Ti fa fatica ma quando ti ci metti poi ti da una grande soddisfazione e tutto gira meglio.
#provarepercredere #anchemeno #chesialavoltabuona
Buon sabato!
E il disegnetto di Roberto (l’artista 😩) che parla di pulizie di Pasqua che si portano via ciò di cui possiamo ormai fare a meno, mi conferma che la sintonia con un altro essere umano resta tra i più grandi miracolo della vita.