Posted by Ieri, finito il lavoro ero indecisa tra una lezione di zumba, di hip hop o di balli di gruppo. Poi ho visto il letto e ho optato per un riposino che magari movimento lo faccio durante il week end. Non so voi ma, lavorando in alcuni giorni anche più del solito, tra cucinare, sistemare, lavastoviglie, lavatrici e stiro, di tempo libero non me ne rimane tanto. Apprendo al contrario, con sincera ammirazione, di gente che ha smontato tende, anticipato le pulizie di Pasqua, sta studiando il cinese, impasta pane e pasta, dipinge ringhiere, produce ‘in casa’ mascherine e liquidi disinfettanti per tutto l’isolato, finalmente riesce a suonare l’ukulele che aveva riposto in soffitta da tempo. Da parte mia nel tempo in più, l’unica cosa che riesco a fare è quello che amavo fare anche prima: vedere le amiche e gli amici. Videochat per il caffè, l’aperitivo, mentre prepariamo la cena. Li riesco a vedere/sentire, come e più di prima, e mi fa proprio piacere. Perché in questo momento è quello di cui sento più il bisogno. E per effetto della situazione contingente, non avendo molte cose fatte da raccontare, ci si sposta più spesso a parlare di ciò che si sente. Vengono fuori sentimenti più veri, meno edulcorati. Ci si conosce ad un livello impensabile in altri tempi. Che non è sempre una bella sorpresa ma va bene lo stesso. Ci si vede, ci si sente ma dovendo rinunciare a qualcosa: mi mancano tanto i baci e gli abbracci. E quando mi capita di vederne in qualche spot o in qualche film, mi viene il riflesso condizionato di dire a chi si abbraccia o si bacia di stare attenti. Mi chiedo quando potremo tornare a farlo senza pensarci e a quanto sarà bello. E che quando sarà, il tempo libero, almeno per un po’, lo vorrò occupare solo così.
Buona giornata!
Ed ecco l’interpretazione del tenero Roby.
paroledimaru 