Ieri Hemma, una nostra amica che segue paroledimaru da qualche tempo, ci ha raccontato una bella storia che vogliamo condividere con tutti voi. E’ stato così emozionante riceverla che abbiamo pensato di dare spazio su questa pagina, ogni venerdì, ad un vostro racconto, un pensiero o ad una semplice riflessione che Roberto, come stavolta, sarà felice di illustrare. Che ne dite? Vi piace l’idea? In attesa di ricevere vostre notizie (potete scrivere a: paroledimaru@gmail.com), vi lasciamo a Hemma e alle apparizioni magiche del suo condominio; fette di torta, riviste e biglietti pieni di cuore.
Questa bella storia inizia sabato 21 marzo, primo giorno di primavera.
Dopo più di due mesi di quasi clausura ho deciso di fare una torta, avevo trovato una ricetta che mi incuriosiva: mele e amaretti, un classico con un tocco un po’ speciale.
Ottima riuscita, ma cosa me ne faccio di una torta intera? Rischio che mi vada a male se non la mangio in tempi brevi. Arriva un suggerimento “perché non la dividi con qualcuno?” già, con chi però? Non posso mica andare a bussare alle porte dei vicini per portare un pezzo di dolce… eh no, però potrei fargliela trovare… in incognito, ovviamente!
Preparo 5 vaschette con due piccole fettine ciascuna e le lascio in portone con un biglietto “Buona domenica. Andrà tutto bene”. La sera dopo, preda della curiosità, scendo e trovo una vaschetta in meno e un biglietto: “Ringraziamo chi ha realizzato questa stupenda torta! Complimenti per l’iniziativa lodevole che ci affraterna tutti, nonostante la distanze imposte. Grazie di cuore”.
Wowowow, primo scoglio superato! Avevo paura che qualcuno si arrabbiasse e buttasse via tutto, invece…. Racconto a mia figlia e lei mi suggerisce di scrivere gli ingredienti, non si sa mai che qualcuno sia allergico e stia male a causa del mio dolce! Giusto, fatto! E prometto che sabato prossimo si replica.
Venerdì sera porto sei vaschette
Domenica sbircio e non ci sono più, al loro posto due biglietti di ringraziamento sincero.
Nel frattempo qualcuno ha portato delle riviste e qualche libro, e ne aggiungo anch’io.
OH CHE GIOIA !!! non siamo mai stati troppo ‘affettuosi’ tra noi condomini, ma si sta creando ‘qualcosa’ che mi fa enormemente felice.
Libri e riviste continuano a crescere! Così porto una scatola per tenerli divisi e più facilmente visibili.
1 aprile, si fa pressante il problema mascherine, mi mandano un tutorial per farle e decido di prepararne qualcuna per il condominio. Detto fatto, borsina e biglietto: “In attesa di quelle “ufficiali” ho preparato qualche mascherina. Sono in cotone, lavate con varechina. C’è un’apertura nella parte inferiore dove si può inserire, ad esempio, un foglio di carta da forno da sostituire dopo l’uso. Sperando di non doverle usare ancora a lungo”
Il giorno dopo: cantuccini! Così posso fare taaaanti piccoli pacchettini da 3 e far felici più persone, con l’avvertenza “attenzione ai denti!”. Chi ne prende lascia un nuovo biglietto di complimenti e un grazie sentito.
Penso che non farò dolci questa settimana, a Pasqua vorrei prendere una colomba e presentarla a fette ben impacchettate e intanto sabato 7, vigilia delle Palme, porto un bel piatto di ovetti
Lunedì 9 esco per fare la spesa e una super sorpresa: una etagere in metallo piena di fette di meravigliosa pita alle mele. Che emozione!
Per fortuna avevo la mascherina perché ridevo e piangevo dalla gioia.
Lo stesso giorno porto un cestino con un po’ di mascherine multicolore con un biglietto: “Ancora qualche mascherina ‘’primaverile”. Non ho più elastico basso, e adesso alla coop non possono venderlo, se qualcuno ne avesse, potrei fare ancora qualche mascherina” 😊
Detto fatto, il giorno dopo trovo elastico e anche qualche scampolo di stoffa. Ma non basta, la pita era sparita e subito sostituita con una meravigliosa ‘torta di compleanno’
Oggi ho cucito 13 mascherine coloratissime.
Tre, quasi quattro settimane di frammenti di gioia regalati e ricevuti.Timore, curiosità, gioia, allegria, condivisione, stupore, entusiasmo, tenerezza.
Timore: ho fatto la torta e vorrei non doverla mangiare, perché dopo un po’ anche il piacere stufa, e rischio che, se non la tengo in frigo, le mele vadano a male… potrei metterla a disposizione dei vicini in portone, ma magari qualcuno si offende o non capisce e butta via tutto. Di certo non è il caso che sappiano Chi, basta che gradiscano il gesto.
Curiosità: chissà se qualcuno ha preso un pezzetto di dolce? Visto che è sabato, saranno andati a fare la spesa con i ritmi soliti, anche se ormai tutti i giorni sono uguali (a parte la domenica, quando i negozi sono chiusi).
Gioia: sìììì !!!, un pacchetto è stato scambiato con un bellissimo biglietto. Oooohhh che bello, qualcuno ha capito e ha voluto comunicare.
Allegria: lo racconto a mia figlia che ne gioisce con me. La mia giornata si è riempita di sorrisi, che dureranno a lungo.
Condivisione: posso preparare qualcosa di buono e non degustarlo da sola, posso prendermi un caffè virtuale con la signora del 3’ piano o con quella del 5’. Oppure uscire con loro quando indossano una delle mascherine che ho cucito. O leggere un libro o un giornale che è stato lasciato a disposizione, e trovare un bel rotolo di elastico da mettere in lavoro.
Stupore: e quello cos’è? Un espositore pieno di fette di deliziosa pita di mele. Significa che qualcuno si è privato di un oggetto che ‘abitava’ a casa sua e lo ha messo a disposizione di tutti, e ha voluto anche aggiungere il prodotto della sua cucina!
Entusiasmo: sta nascendo qualcosa di Grande! Senza Dover ringraziare Una persona, tutti stiamo dando e ricevendo qualcosa di noi, magari in altri momenti lo avremmo considerato superfluo ma ora diamo valore anche a piccole attenzioni.
Tenerezza: trovare “La Pasqua porti pace e serenità in tutti i cuori. Auguri a tutti i condomini” e anche “Qualcuno disse: ‘Non ha importanza il problema che ti si presenta davanti, l’importante è come affronti quel problema’ e lei lo ha dimostrato alla grande. Grazie!”
Che ne dici?