Penso alla difficoltà di tutti i nostri ragazzi che il coronavirus ha separato da amici e primi amori. E penso a quanto deve essere dura per loro, con la primavera che fuori impazza, restare a casa, spesso in solitaria. Si organizzano per studiare, allenarsi, sentirsi vicini e resistono. I loro lamenti sono meno dei nostri e visto che il futuro è loro, ci sono davvero speranze che sarà migliore. Ma io non riesco a non sentire sulla pelle il dispiacere di guardare a questo loro tempo sospeso che durerà, a quanto pare, ancora per un po’.
Buon lunedì!