Posted by Stasera mi ha chiamato una delle mie due vicine novantenni, quelle dell’ultimo piano di cui vi ho parlato spesso, per dirmi che insieme alla sua dirimpettaia, avevano deciso di comprare dei fiori; che lei era andata dal fioraio e grazie alla figlia dell’altra, avevano riempito i vasi subito fuori dal portone. Mi fa: ‘Che dici? Ti piacciono?’ Le rispondo che non ero uscita nel pomeriggio e non li avevo visti ma che se aspettava al telefono mi sarei affacciata dalla finestra che da sul cortile per guardarli. Arrivo in cucina, mi sporgo dal davanzale e vedo questa bella fila di vasi pieni di gerani rossi che mi fanno sorridere e mi riempiono di gioia come mi succede ogni volta che mi imbatto nei pensieri di queste due meraviglie della natura. Riprendo la cornetta e le dico che sono stupendi, la ringrazio e le chiedo se almeno posso partecipare alla spesa. E lei, che appartiene alla generazione della condivisione, accoglie subito con favore la mia richiesta non certo per il denaro, poco a piacere, ma per farmi sentire parte dell’impresa. E ci riesce. La saluto, attacco e penso che mi sono capitate due cose straordinarie: mi è passata vicino la bellezza e ci ho fatto caso nonostante la giornata tendente al ‘no’ che avevo passato cercando di recuperare un lavoro di ore scomparso nel nulla. Da ricordare sempre.
Buona giornata!
Roberto ama molto le mie vicine, che conosce attraverso i miei racconti, ma le continua a disegnare come iconiche nonnine: con la crocchia e senza denti. Che non sono loro, perché, infatti, oltre ad avere splendidi sorrisi intonsi, una ha il viso incorniciato da morbidi capelli corti e biondissimi, mentre l’altra porta un caschetto sbarazzino color argento. Stavolta ci è andato molto più vicino e potrò fargli vedere l’allegro e solare disegnetto senza rischiare reazioni! ❤️
paroledimaru 