Dormo o son desta?

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Come mi capita ciclicamente ho iniziato, con uno strappo, la mia remise en forme. Dieta assai sfidante, camminate da 12.000 passi di media al giorno, che vuol dire che questa settimana sarei potuta arrivare da Roma a Santa Marinella (mi chiedo a fare cosa?), abbondante spalmata di creme a proteggere viso e corpo da questo sacro fuoco e concentrazione sull’obiettivo che è essenzialmente quello di poter riutilizzare, in costanza di respirazione, il mio guardaroba estivo. È dura ma i risultati cominciano a vedersi e mi incoraggiano a continuare. Uno sforzo che vale la pena di portare avanti perché la cura di sé è il solo primo passo verso gli altri. Perché se è vero che gli altri vanno amati come noi stessi, da noi dobbiamo cominciare e, soprattutto, non dobbiamo mai trascurarci invocando pregevoli sacrifici. Che ovviamente si intende bene interiore ma che, almeno nel mio caso, non è mai sganciato dal voler bene a ciò che quel bene interiore contiene. Quest’ultima settimana sono stata talmente concentrata da non riuscire a scrivere nemmeno una parola ma questa notte mi sono svegliata all’improvviso e, come sempre mi capita, ho cercato, buttando sensazioni sullo schermo dell’IPhone, di trovarne il motivo e farci qualche rilassante riflessione per poter tornare a dormire più serena. Vi prevengo dicendovi che non è la fame ad avermi svegliata ma una preoccupazione intensa che riguarda qualcuno a cui voglio bene. Che, per una volta, non è mio figlio. Anche se è proprio il senso materno ad avermi messo in allarme, quello che è sempre scattato in me anche prima di avere un figlio verso chiunque ho sentito bisognoso più che di affetto, di un mio intervento. Stavolta il mio combattimento interiore tra tacere o muovermi per tentare di cambiare la situazione, è davvero dilaniante. Perché a 50 anni suonati da un po’, lo sai che da un lato seguendo il cuore in taluni casi si può addirittura peggiorare la situazione e dall’altro che il cuore è spesso sopravvalutato. Che quel tuo sesto senso non è sempre stato lucido e che, soprattutto, non lo è mai quando si parla di sentimenti. Ma altrettanto sai, che a non seguirlo, ti potrebbe rimanere un rimpianto incontenibile soprattutto a te che hai sempre preferito i rimorsi. Apro la finestra, faccio entrare l’aria per raffreddare i circuiti della mia testa. Mi farò una camomilla e voglio riprendere sonno. Tanto lo so che anche stavolta la decisione si prenderà da sola. Come sempre. Ed è meglio che qualunque sia, io ci arrivi avendo dormito sufficientemente. Buonanotte o buongiorno!

E mi è arrivata ora la reazione di Roberto al post 😘

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