E poi mi sveglio nel cuore della notte, non riesco a riprendere sonno e non so perché. O meglio non so a cosa, fra le tante, attribuire. Se all’atmosfera sospesa che aveva Roma ieri, al contrasto tra la sua bellezza accecante e le tante saracinesche chiuse di attività che non riapriranno. Alla prossima maturità di Marco che tra qualche giorno segnerà la fine della scuola e l’inizio del suo volo, preparato da sempre e a cui mi rendo conto di non essere ancora pronta. Alla mancanza di quel senso, come dice Sabina, che dava Concetta alla nostra vita, che è passata solo una settimana da quando non c’è ma sembra un secolo. Ai cambi di strategia che seppelliscono fatiche e sudori. Al perdersi delle persone per le cose non dette. Alla mia solitaria preoccupazione di non farcela a cui non lascio spazio di giorno ma che non si arrende, più testarda, a perdere la sfida e rilancia appena chiudo gli occhi. All’incidente di Zanardi che gli si vuole bene come ad un amico che non si smette mai di ammirare. Al caldo. Ad una zanzara fastidiosa. Alla fame provocata dal nuovo regime alimentare.
Ho mangiato qualche noce e mi sta riprendendo sonno. Era la fame. E meno male: era anche la più facile da risolvere. Mi ha detto bene. Sono una ‘ragazza’ fortunata.
Buona domenica ❤️
E Roberto mi fa sorridere appena apro gli occhi… 😘