Avere fiducia nella vita

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Roberto mi ha chiesto qualche giorno fa cosa mi sia successo. Si riferiva, credo, al mio silenzio. Al fatto che non scriva una riga già da un po’. Ci ho pensato e credo che il motivo sia, semplicemente, quello di trovarmi a vivere un momento troppo intenso da decodificare. Tante fini e tanti inizi in uno spazio temporale davvero molto limitato. Per estremizzare, dolore e felicità in staffetta e il mio maledetto, e faticosissimo, desiderio di ordine e controllo che non mi abbandona mai. Come dice la mia amica Laura, la mia mancanza di fiducia nella vita, la mia incapacità di affidarmi e il mio volere sempre avere l’ultima parola nell’indirizzare o reindirizzare ciò che io penso storto. E infuriarmi laddove non ci riesco. Che poi si traduce tutto in una sopravvalutazione di me stessa, in termini di riflessioni,sensazioni, sentimenti e strategie, nell’arduo compito di arginare la sofferenza facendo in modo che le cose vadano come devono andare (!), che prevalga l’amore sull’egoismo, che sia fatta giustizia, che i buoni vincano sui cattivi. Neanche fossi la Principessa Leila.
Ieri sera uscendo per andare con Marco a cena con un suo amico e sua madre, mi sono chiusa la porta dietro le spalle, accorgendomi solo a porta chiusa di aver lasciato la chiave nella toppa… non so perché ma ho deciso che quello doveva essere il mio nuovo inizio. Siamo usciti lo stesso e mi sono detta che avrei trovato una soluzione dopo cena, che la serata non meritava di essere rovinata e nel caso non fossimo riusciti a rientrare avremmo chiesto ospitalità a qualcuno. Mi sono messa in ascolto. Ebbene al ritorno, grazie al papà dell’amico di Marco, che tornava dal lavoro e si è offerto di aiutarci, siamo riusciti a rientrare in casa. Per una volta mi sono affidata e ho lasciato fare. Non mi sono opposta e ho aspettato con serenità, comprendendo nel mentre, che è un grande atto di coraggio, sicuramente più che imbastire ogni volta una saga. Potremmo dire che si tratta della nuova frontiera dell’#anchemeno. Perché è un #anchemeno universale che non parla di fregarsene (che comunque è già di per se positivo) ma di avere un po’ più di fiducia nella vita che scorre. Che magari ci organizza qualcosa anche meglio di quello che pensavamo di fare noi.
Ben trovati e buona giornata!

Roberto hai lavoro!

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