Sto vivendo questa estate strana e sospesa senza troppi programmi, cercando di riempire ogni giorno di bellezza. Che una volta vuol dire vedere qualcosa di straordinario a cui magari non avevo mai fatto caso, un’altra incontrare qualcuno di speciale, un’altra ancora provare a fare qualcosa di nuovo o di inconsueto. E a fine giornata ripercorrere le ore passate e rendermi conto che per stare bene, spesso addirittura per essere felici, basta davvero solo farci caso. Come dice il grande Zanardi il segreto è concentrarci su ciò che ci resta e non su quello che non abbiamo o non abbiamo più. E come dice Enrica, pare che stavolta io abbia ‘imbroccato davvero ‘sta cosa che vado dicendo da tanto tempo’. E ha ragione: perché per imparare ad affrontare i capricci della vita ci vuole tempo e determinazione. Sperimentare, accogliere i successi ma anche gli insuccessi e poi ricominciare ogni volta, possibilmente, con lo stesso sorriso. Non tanto perché fa’ figo quanto per non bruciare con un passato sbagliato, o non completamente giusto, nuove prospettive. Da maggio ho perso 13 kg con una dieta e percorrendo più di 800 km a piedi. Mi sono alleggerita di grasso ma anche di inutile e pernicioso altro e sono una donna senz’altro più leggera. Certo ho fatto la prova costume ad agosto (!) ma quello che ho capito veramente (‘l’imbrocco’ di cui parlava Enrica)meglio di rimandare, e poi magari non arrivarci mai, è senz’altro iniziare e puntare a finire prima della fine della stagione. Che vale per l’estate ma ancora di più per l’esistenza. Nei prossimi giorni i miei racconti estivi, posti e personaggi che non posso non fissare su questa pagina.
Buon ferragosto!