Ieri ho comprato un piccolo tavolo pieghevole da mettere sotto la finestra. Ho deciso che mentre lavoro voglio stare vicino alla luce e alle voci della strada. Voglio poter guardare, se alzo lo sguardo, il cielo e se c’è il sole. Ne ho sentito il bisogno come mi è successo in passato di cercare il sale e subito dopo accorgermi di avere la pressione del sangue sotto i piedi. Ho scoperto, avanti con gli anni, che il nostro corpo e la nostra anima mandano sempre un’infinità di segnali per preservarci ma solo da poco ho capito che vale sempre la pena ascoltarli. Che non vuol dire recriminare il passato ma solo aprire le finestre e respirare il futuro. Un futuro che oggi vediamo buio ma il cui colore, dipenderà, in assenza di inciampi di salute, solo da quanto saremo in grado di mantenerci tonici. E voi? Me la raccontate una piccola cosa, materiale o meno, che vi siete regalati in questi giorni?
Grazie Roby: è proprio così che mi sono vista quando ho deciso di comprarlo!❤️