La chiamano sindrome del nido vuoto. Qualcosa che capita alle mamme che vedono i propri figli spiccare il volo, come ha fatto il mio. Non ne soffro particolarmente perché prevale in me la felicità per la sua felicità ma è indubbio che due conti ce li debba fare anche io. E oggi che è il suo compleanno, che passerà lontano e da solo perché in zona rossa, credo sia il momento giusto per concedermi un momento di nostalgia e tenerezza.
Ho scritto tante cose su Marco e, tra queste, oggi voglio pubblicare nuovamente qualcosa che scrissi per i suoi 13 anni (oggi ne fa 19!) a cui sono particolarmente affezionata perché ce lo ritrovo tuttora e mi riempie di gioia.
Oggi Marco compie 13 anni. Nato anzitempo a causa di un incidente stradale, lo vidi per la prima volta solo dopo un giorno dalla nascita. E solo perché suo padre riuscì a convincere un’infermiera del reparto di neonatologia a portarlo dove stavo io per farmelo vedere. Una sorpresa bellissima, il nostro primo incontro, che ancora oggi mi commuove. Lui involtolato in una copertina azzurra con la testolina pelata e due occhi enormi che mi ha subito ricordato E.T.. Io che lo volevo con me e al tempo stesso non vedevo l’ora che tornasse al sicuro del suo reparto. E che ho capito quel giorno che era nato chi mi avrebbe cambiato le priorità per sempre.
E.T., a pensarci oggi, una premonizione. Perché effettivamente un po’ fuori dal mondo Marco lo è. Con la sua fantasia sfrenata ed i suoi punti di vista strampalati che ti aprono mondi paralleli. Con la velocità nel parlare che è il suo tentativo di inseguire e acchiappare la velocità del pensiero. Con la sua sensibilità stravagante. Con la sua insistenza quando vuole qualcosa senza tregua. Con la sua capacità di conquistare altrui simpatie con tutto ciò che a me fa impazzire. Con il suo iniziare ogni suo intervento in pubbliche discussioni con “Scusate, posso dire una cosa?” che, ogni volta, mi fa tremare. Ci sarebbero mille storie da raccontare per cogliere la sua essenza. Me ne viene in mente una di qualche settimana fa che credo colga più di una sfumatura. La mattina gli do sempre i soldi per la merenda. La sera quando torna, se gli ho dato più del solito, gli chiedo sempre conto. A volte mi farebbe meno fatica soprassedere ma voglio che dia importanza al denaro ed impari a gestirlo (almeno meglio di me!). Mi dice “Mamma, il resto l’ho dato al signore che chiede l’elemosina davanti al fornaio. In realtà volevo comprargli un pezzo di pizza e darglielo direttamente ma con quello che mi era avanzato ci usciva un pezzo veramente piccolo. Allora ho pensato che era meglio dargli soldi che magari ci aggiungeva qualcosa lui e prendeva un pezzo più grande. Ho fatto bene?” Qualcosa che ti dice che c’è chi gli avrebbe dato la sua merenda, chi non lo avrebbe neanche visto e poi c’è Marco. E se ci fosse bisogno di aggiungere altro a delineare la sua divergenza, ha imparato con i tutorial di Youtube a lavorare la lana con i ferri per farsi da solo uno scaldacollo. A fare il giocoliere con le palle per potersi esibire un giorno ai semafori e poter girare il mondo. Tutto sulla Street Art che quando ne parla ti sembra uno grande. Ma anche a farsi il buco all’orecchio per il quale non riesce a ottenere il permesso genitoriale (urgh!), iniziativa che fortunatamente sono riuscita ad intercettare e bloccare dopo un primissimo tentativo. Oggi il mio E.T. compie 13 anni e non è sempre facile stargli dietro. Non è sempre è facile proteggerlo e proteggermi. Ma se c’è qualcosa che gli auguro davvero è di avere la forza di restare sempre così. Di restare per tutta la vita un po’ esterno al mondo. Non per spocchia ma per amore di libertà. Per lui ma anche per me.
E finora mi sembra ci stia riuscendo.
Buon compleannoc amore mio!
Ma!! Alla fine compie 19 anni ma tu ci hai descritto i suoi 13 anni. Bellissima l’immagine di questo bimbo che sa conquistare la simpatia di tutti. Sono mamma anch’io e posso capire i tuoi stati d’animo nel saperlo lontano da te. Vorresti sempre proteggerli sti figli ma è giusto che, come dici tu, prendano il volo. Anche loro devono crescere e se le basi sono buone vedrai che saranno pienamente responsabili della loro vita. Non temere per la zona rossa. Anch’io sono in zona rossa, Monza, e che fare !! Stiamo attenti. Un abbraccio da mamma a mamma.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie cara Bea… e per le zone rosse incrociamo le dita!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ogni tot mio marito, quando sente i numeri dei nuovi contagiati mi dice “al super non ci vengo più” oppure “è una follia venire al parco”. Insomma non se ne può più. Bacii
"Mi piace"Piace a 1 persona
È vero non se ne può più
"Mi piace"Piace a 1 persona