Sta per finire questo anno che non dimenticheremo. Per ciò che è capitato a tutti noi e per ciò che è capitato ad ognuno di noi. Perché il tempo che d’improvviso si è fermato, oltre ad un effetto collettivo, ha avuto un effetto individuale. E alcuni ne sono usciti davvero migliori. Io non so se migliore, però sicuramente diversa in un modo che mi sento meglio. Diciamo, migliore per me. Al momento, come quando hai in mano la ‘matta’ a sette e mezzo (ho migliorato rispetto al sei di qualche settimana fa 😜); che per quella mano stai messo bene di tuo e aspetti di vedere se chiudi al massimo o quasi a seconda degli eventi. Che l’unica certezza, qualunque cosa cali, è che mi fermo. Che è quello che ho imparato quest’anno. A fermarmi. A stare. A starci. Che non è rassegnazione ma accettazione di ciò che non si può cambiare. Che non devo vivere da super eroina ogni situazione; che oltre a non essere necessario non è possibile, perché, semplicemente, non lo sono. E mai avrei supposto che ‘stare’ fosse così tanto rilassante. E mai avrei supposto che mi sarei trovata tanto meglio.
E Roberto mi ha mandato un disegno strepitoso ❤️
E a voi cosa insegnato il 2020?
Buongiorno! ☀️
Ps domani ci facciamo gli auguri, pensiamo a qualcosa di bellissimo da augurarci. ❤️
Che ne dici?