Il 2020 è stato un anno molto difficile che ha portato lutti e precarietà a molti. E a tutti una sospensione forzata della vita con cui fare i conti. Sono tra i fortunati che hanno vissuto solo quest’ultima ma la mia esistenza, come quella di tutti, è andata avanti e quella che ritengo la vera fortuna è aver avuto il tempo di pensare, per la prima volta con attenzione, non tanto agli accadimenti ma a me, a quello che desidero e a quello che mi fa felice. Utilizzando ogni mezzo a disposizione.
È tutto ancora in costruzione ma questa nuova consapevolezza che si sta facendo strada, non mi vergogno a dire con fatica e dolore, sta lasciando spazio ad una gioia a cui non sono abituata perché dipende da me e da nessun altro. Uno stato di grazia in progress a cui hanno concorso e stanno concorrendo pensieri, parole, opere e omissioni. E anche persone importanti a cui sono grata, non per fare o determinare, ma per esserci.
Qualcuno è convinto che non si possa cambiare, che chi è nato tondo non possa morire quadrato e che comunque superata una certa età non c’è più verso. Io dico invece che sta tutto nella motivazione. Per una buona motivazione, come voler stare meglio per esempio, si può, anzi si deve. Il difficile sta nel trovare l’interruttore, perché spesso significa mettere in discussione tutto o quasi. Ma poi è un clic. Un semplice clic. E l’unica cosa che sarà da rimpiangere a quel punto, è non averlo fatto prima.
Buona giornata!
E ripubblico un vecchio disegno di Roberto che amo moltissimo.
Ti auguro con tutto il ❤ di riprendere in mano la tua vita con nuovi progetti e nuovi entusiasmi. Non sempre si riesce a spazzare via ciò che ti rende infelice. In bocca al lupo e buon 2021
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Non sempre. Ma qualche volta sì però. È la mia psicoterapeuta è un fenomeno! 😜
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