Non riesco a dormire stanotte. O meglio mi sono addormentata prima delle 23, risvegliata intorno alle 2 e ora che sono da poco passate le 4 sono ancora sveglia.
Cose belle. Uno, durante il mio sonno è venuto al mondo Edoardo, figlio dell’amore, a cui va l’augurio di cuore di una vita lunga e soprattutto felice. Due, Rocky che era ai miei piedi, accorgendosi dei miei movimenti, si è avvicinato e fermato all’altezza della mia pancia e dopo aver trovato un contatto con me si è riaddormentato pacioso. Tre, Marco è arrivato a Roma e fra un paio di giorni sarà da me fino alla fine della settimana e non vedo l’ora.
Cose meno belle. La settimana è iniziata malissimo. Ieri è stata una giornata che mi ha riportato indietro di mesi e mi ha ricordato che non bisogna mai mollare. Che il percorso di affrancazione dall’infelicità, quella inutile, non finisce mai. Che può bastare una chiamata apparentemente innocua per scatenare, al contrario, l’inferno. Che bisogna stare attenti alle ricadute. E che quando decidiamo di lasciarci il passato alle spalle vale per tutto. Che quando si cambia, nulla di quello che abbiamo intorno resta o meglio può restare uguale a se stesso. E che è necessario trovare nuovi percorsi e nuovi equilibri. E soprattutto allontanare chi in questo nostro nuovo mondo non c’entra più nulla. Con l’unica certezza di non volare nel vuoto ma di avere la rete di protezione di chi continua a farne parte. Anche se gli è diventato difficile abbracciarci o forse è diventato più difficile per noi farci abbracciare, vai a capire. Che poi, a pensarci bene, anche tutto questo, sta fra le cose belle. Come respirare e continuare a farlo. Buona giornata!