Finalmente ho finito. In tre settimane ho raggiunto ogni angolo della casa. L’ho esplorato, pulito, alleggerito. Non ho una casa grandissima ma i residui del tempo che scorre sono capaci di annidarsi ovunque. E te ne accorgi solo quando decidi di farci caso. Che pensi ogni volta di aver finito ed esce la scatola in cui avevi messo foto, qualche carta e piccoli oggetti ‘che poi vedo cosa va buttato’ e rimane là, mimetizzato che nemmeno lo vedi più. Enrica qualche settimana fa, ve lo avevo raccontato, ha rimesso in moto quella che – nel passato – era stata una mia vera ossessione per l’ordine e che oggi, grazie a lei e alla diversa età, ho rivisitato in piacere. Il piacere di farsi scorrere ogni cosa tra le mani, recuperare ricordi bellissimi ma anche oggetti di cui nemmeno mi ricordavo da rimettere fuori; e contestualmente godere, rendendomi conto, al contrario, che alcune memorie appartengono definitivamente al passato e che buttare o regalare alcuni oggetti che non sento più miei, ha l’effetto di una vera rinascita. Anni fa, era l’annuale cambio di stagione il momento della revisione ma era uno stress. Per carità, alla fine la soddisfazione c’era anche allora, ma non l’effetto terapeutico di oggi. Oggi non c’è solo il risultato concreto di un maggiore ordine e pulizia, c’è che intorno a me è rimasto solo il necessario che non si sceglie e quello che voglio (a parte una poltrona che ho messo in vendita senza grande successo 😂). Esattamente il modo in cui ho deciso di vivere questa mia nuova fase di vita. E che ora ci sto proprio bene. E che ora sto proprio bene. Che bisogna dirlo quando succede senza paura. Più di quando stiamo male. È energia positiva che gioiosamente inonda, capace di fertilizzare ciò che di buono può crescere e affogare ciò che non serve. Una vera manna.
Buona giornata! 😘