Danzare sotto la pioggia

Piove. Fino a quando Rocky non è entrato nella mia vita la pioggia, a meno di impegni improrogabili, mi tratteneva a casa. Quasi come un mantra, alle prime gocce, mi ripetevo guardando la finestra: ‘Ma quanto è bello stare a casa mentre fuori piove?’. Ora che piova o non piova bisogna uscire. Mi copro, lo copro. Preparo prima di uscire un telo per asciugarlo e il phon per quando rientriamo e via fuori. Non riuscirò mai a dire che è un piacere, soprattutto perché chi porta gli occhiali sa quanto acqua e umidità con conseguente appannamento possano essere fastidiose, ma devo ammettere che osservare Rocky che con passo velocissimo aggira le pozzanghere, si protegge sotto i cornicioni, si infila in qualsiasi rientro ma non rinuncia ad odorare ogni angolo o pezzo di muro e a lasciarci alzando la zampetta le sue informazioni, è davvero uno spettacolo. Un po’ come vedere dal vivo, ogni volta, la rappresentazione di quella frase che attribuiscono a Gandhi che mi è sempre piaciuta: ‘La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia’. Che sarà, forse, anche per questo che il brutto tempo mi mette meno pensiero di prima. E non parlo solo di quello meteorologico. Anche guardando il mio piccolo amico, sono tornata – come facevo in un tempo che mi sembra lontanissimo – ad accogliere, senza pregiudizio anzi con curiosità, ogni giorno ciò che arriva e a tentare di godermelo. Scegliendo con cura a cosa opporre resistenza. Che è solo ciò per cui c’è una probabilità, minima a piacere, di ottenere successo. Sul resto totale relax, nuova frontiera dell’#anchemeno. Buona giornata! ❤️

La cosa che amo di più di paroledimaru sono i disegnetti di Roberto. Questo è tra i più divertenti che abbia mai mandato. In ritardo perché gli era andata via la luce… anche se la luce, a mio parere, a lui non va via mai