Questa notte non riesco a dormire nonostante sarebbe l’unica cosa che desidererei fare, anche oltre la notte. Fuori all’improvviso una guerra che ci immobilizza di nuovo quando eravamo quasi fuori dall’incubo della pandemia.
Dentro, una guerra tutta mia che non mi arrendo all’evidenza che si possa perdere, nonostante tanto impegno, ovunque.
Ma il problema delle guerre, fuori e dentro, non è togliere il sonno, è togliere la vita.
Che in certi momenti può sembrarci anche brutta, inutile e senza luce. Ma che il momento dopo, e il segreto è ricordarcene, può darci il senso che per anni non ci ha dato.
Un motivo per detestare tutte le guerre. Per essere certi che di giuste non ne esistono.
E per amare la pace. Quella vera però, che è il risultato di un travaglio costruttivo e appassionato, anche faticoso, non certo l’assenza di conflitto. Non uno spazio dove galleggiare ma un approdo. E non sempre lo stesso. Fuori come dentro. E ci vuole molto più coraggio anche se non sembra.