La mia maratona natalizia quest’anno è stata parecchio lunga e impegnativa. Iniziata il 23 con gli amici, è finita ieri con figlio e nipoti. E a occhio e croce non è nemmeno finita. Fornelli, pranzi, cene, ospiti attesi e a sorpresa, apparecchiature, sparecchiature, chiacchiere, baci, regali donati e ricevuti, grazie, prego, giochi di carte, giochi da tavolo, brindisi, risate, qualche lacrimuccia di emozione e commozione, chi porta giù Rocky, dai facciamoci una foto, quando scendi giù puoi buttare l’immondizia?, film di Natale, dormite sul divano, musica natalizia, luci dentro, alberi fuori. E poi cibo. Tanto cibo. Troppo cibo. A tutti gli effetti, doping. Tra eccesso di calore e calorie, ieri sera non mi ricordavo più nemmeno come mi chiamavo. Ed è stato bellissimo. Ci voleva. Oggi si rientra a regime, ma senza buoni propositi. Senza liste o obiettivi. Non c’è bisogno. Perché da quando ho capito dove sto bene so tornarci ogni volta e posso permettermi, senza temere più di tanto, distrazioni ed eccessi. Roberto non mi da questa fiducia ma lo stupirò. Buona giornata!
