prossima settimana andrò in ufficio solo due giorni invece di tre. Il resto lavorerò da casa. Dalla pandemia ancora non riesco a riprendere un ritmo. A darmi una nuova stabilità. A capire come sfruttare al meglio questa nuova normalità. E sì perché nel frattempo anche la mia vita e i miei impegni sono cambiati: mio figlio si è trasferito per studiare ed è entrato Rocky. Che non lo cito come scambio (!) ma per le nuove abitudini che ne conseguono. Ho sicuramente più tempo per me e meno regalato, o che regalerò, al traffico ma il lavoro da remoto, se subìto e non gestito, presenta comunque dei possibili effetti negativi sul benessere di cui tenere conto. Ed è per questo che è molto importante ridisegnare il quotidiano. Non lasciarlo andare come va ma ripensare spazi e tempo. Perché per esempio, nonostante la continua connessione, siamo sicuramente più isolati e c’è una nuova e diversa socializzazione tutta da (ri)costruire. Manca il contatto sensoriale quotidiano, gli sguardi complici, il prendere un caffè per spiegarsi meglio. E vanno, quindi, trovate nuove strade. Che non era meglio o peggio prima. È solo diverso e come tale merita una riflessione. Come la merita ogni novità che cambia i nostri giorni. Che è la differenza tra vivere e sopravvivere. Che torniamo al discorso di ieri: mordere la vita o farsi mordere. Ognuno può scegliere. Io preferisco la prima. Ed è per questo che mi piacerebbe aprire un tavolo di discussione e confronto su questo nuovo modo e mondo. Che mi dite? Chi di voi sta vivendo la mia stessa situazione o ha comunque un’idea in merito? Che idea vi siete fatti? Buona giornata!
Ps Rocky dice che lo smart working è fantastico senza se e senza ma!E Roberto come sempre ha vinto! ❤️
