Posted by ‘Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato’. (Haruki Murakami)
Due anni e mezzo in cui più che essere io ad aver attraversato una tempesta, è stata una tempesta, anzi plurime tempeste, ad aver attraversato me. E poi d’improvviso, è giunta la quiete e con essa la consapevolezza di dovermi abituare ad una nuova me. Che però, vi dico subito anzi ve l’ho detto più volte, mi piace molto di più di quella di prima. Perché? Perché è sicuramente più consapevole di ciò che vuole e di ciò che no; ha a cuore il suo benessere come non era mai capitato; è più concentrata nel fare solo ciò che ritiene valga la pena ed è meno soggetta a farsi trascinare dagli eventi (con esclusione delle incursioni del figlio 😂); sa che come i momenti belli anche quelli brutti passano ma ha scoperto che durano di meno se li accoglie e non li respinge; se non ha superato, sta superando qualsiasi senso di colpa che non abbia ragione di esistere; non si vergogna di ciò che sente o, più ancora, di ciò che non sente. Non vuole perdere un secondo del tempo che ha davanti; se ne frega più di prima del parere di chi non abbia un posto privilegiato nella sua esistenza. Di quel mondo che il giorno che morirà non si fermerà. Che la sovrascriverà con facilità. Che non sentirà la sua mancanza. E che quindi non ha davvero senso che le susciti interesse durante la sua presenza su questa terra. E infine perché si fida e si affida alla vita, perché ha chiesto all’Universo belle sorprese e le attende fiduciosa.
Chiudo su questo. L’altra sera è venuta a trovarmi Simonetta che salutandomi sulla porta di casa, mi ha detto ridendo: ‘Maru, solo una cosa. Sono sicura che avrai belle sorprese e te le auguro tutte ma non vorrei rimanessi delusa se non arrivassero. Preparati a che potrebbe non succedere’. Ho sorriso con dolcezza a quella coccola ancestrale. Alla sua premura di proteggermi da un’eventuale (!) delusione che è propria di quegli affetti che ci sono da sempre nella tua vita. Delusione che però – Simo, credimi! -non ci sarà. Perché questo pensiero felice ha già fatto il suo illuminando questi miei giorni. Cambiando le mie frequenze. Predisponendomi in modo positivo e mettendo fuori gioco ogni auto boicottaggio. Che dice che qualcosa di bello è già accaduto. E che per il seguito vi aggiornerò.
Buona serata! E a proposito di cose belle mi aspetta un week end speciale che per me, visto che domani non lavoro, inizia ora… what else?
Un grazie speciale a Roby che tanta luce d sole è capace di portare nella mia vita con le sue incursioni grafiche. Che le incursioni possono essere anche bellissime…
paroledimaru 