Ritrovare le amiche del liceo è sempre una festa. Perché seppure siano passati 42 anni dal giorno che ci siamo conosciute e siamo ormai donne più che adulte, ci continuiamo a trattare vicendevolmente come quando avevamo 14 anni. Ad usare quel linguaggio, quelle parole incomprensibili per gli altri ma degne per noi di significato immediato. A parlare senza paletti, sapendo non tanto di essere comprese ma che non ci saranno sconti. Era un po’ che non ci vedevamo. Ho preparato una cenetta al volo ma di gran conforto, Marina ha portato delle zeppole che parlavano e Teresa un prosecco che ha fatto parlare noi, semmai avessimo avuto bisogno dell’aiutino. Anche se ci teniamo più o meno aggiornate – loro più di me e me lo fanno notare ogni volta come da sempre per farmi sentire fuori senza riuscirci 😂- ci siamo fatte un riassunto dell’ultimo anno, ci siamo raccontate le sofferenze trascorse ma di più i casini interessanti e infine i successi nostri e dei figli. E poi i segreti. Come facevamo, tra un’ora e l’altra, nel bagno della scuola. Talmente di corsa che ci sembrava di non averli detti. La serata è finita come sempre ridendo a crepapelle e raccomandandoci testa sulle spalle. Certe di averne tutte bisogno. Che questa è poi la cosa migliore. Sapere che c’è un angolino di te in cui sei e rimarrai per sempre scema come allora, e di avere delle degne compagne. Buona giornata! ❤️
E Roby ancora una volta vince a mani basse (non c’era ma non si direbbe!)