Ieri mattina sono salite sul ponte dell’arcobaleno due creature meravigliose, due cagnolini di miei due cari amici: Puck a Milano e Puffa a Roma.
Perdere un amico è sempre doloroso ma, lo scrivo per chi non c’è passato, non si può nemmeno descrivere la sofferenza del perdere qualcuno che vive con noi, ci sta accanto, non parla ma con i suoi occhi e i suoi gesti è capace di toccare la nostra anima e amarci come probabilmente non ci ha mai amato nessuno. Se non altro con la stessa continuità, con la stessa costanza; che non ha mai guardato a se eravamo belli o brutti, ricchi o poveri; che ci ha amato semplicemente per la nostra esistenza. Il più bel l’allenamento all’amore di sempre. Perché, non mi stancherò mai di dirlo, un animale non fa compagnia e non sostituisce di certo gli umani. Un animale è un’altra possibilità, è un’altra occasione per metterci alla prova, per tentare di entrare in comunicazione profonda con un altro essere. Per tentare di essere migliori. E io che ho conosciuto bene queste due creature, ho soprattutto conosciuto il legame profondo che le le ha legate ai loro amici umani. Che hanno rinunciato a tanto, e spesso, della loro vita soprattutto in questa ultima fase, senza mai neanche avere il dubbio che così doveva essere. Che è l’unica vera prova d’amore di cui si dovrebbe parlare. Che le altre sono solo una scommessa mentre questa è una conferma. La più dolorosa ma anche la più bella di sempre.
Un abbraccio a Marco e Enrica.
Buona giornata a tutti! ❤️
Roberto stamattina mi aveva scritto che non sapeva cosa disegnare perché ogni cosa sarebbe apparsa banale… sbagliava! ❤️