La vita straordinaria che strapazza

Ieri sera sono uscita dall’ufficio molto stanca. Erano le sei e mezza e verso le nove ero davanti allo specchio a struccarmi pensando a quante cose avevano riempito quella manciata di tempo. Avevo riso con il cuore con una persona cara che aveva ricevuto, mentre ero con lei, una bella notizia di quelle che aspettavamo ma che restano comunque inaspettate; ho pianto con un’altra che mi ha chiamato per dirmi di qualcuno, che non vedevo da tempo ma avevo nel cuore, che non c’era più portato via da una malattia fulminante; ho gioito, per il miglioramento di un amico che due giorni fa se l’era vista davvero brutta e che stava meglio (🍀); come da qualche giorno mi succede, ho pensato ad una nuova vita vicina ma distante che ha riaperto un’era che pensavo ormai chiusa; mi sono arrivati via mail da Roby, con consueto avviso whatsapp, una canzone e un disegno che mi hanno riscaldato il finale di giornata e accompagnato mentre guidavo verso casa.
Due ore e mezza intrise di vita. E non che il resto della giornata fosse passato indifferente.
Stamattina, anche se ho dormito bene, stento ad alzarmi dal letto. Vivere tutto al massimo dell’intensità, va detto, è molto faticoso e più che scegliere di farlo ci si nasce. Si può inserire, strada facendo, qualche correttivo ma non più di tanto. E va bene così: amo la mia vita anche se a volte mi strapazza più di quanto io non strapazzi lei. Non la vorrei diversa. Forse solo un po’. E su quel po’ ci sto lavorando.
Mi faccio un caffè e andiamo a vedere cosa mi aspetta oggi… vi aggiorno 😀
Buona giornata!❤️☀️