Credo davvero che l’intimità più profonda si raggiunga dormendo insieme a qualcuno. E non parlo metaforicamente di fare l’amore. Parlo proprio di dormire. E succede a prescindere che si dorma con qualcuno dello stesso sesso o del sesso opposto. E succede anche dividendo solo la stessa stanza, non necessariamente anche il letto. Di notte rinunciamo al controllo, abbassiamo le difese e soprattutto ci assumiamo il rischio di apparire all’altro appena svegli. Senza filtri. Senza aiutini. Senza barriere.
Ripenso alle notti passate nella stanza comune con mio fratello, quelle dopo aver studiato con un’amica o un amico ma anche quelle con con una compagna di ospedale. E ovviamente quelle trascorse con un uomo. In questo caso poi il dormire è addirittura spartiacque tra le storie più importanti e le altre.
Dormire insieme ti lega. E anche di più svegliarsi insieme. Dopo non è mai più la stessa cosa. Lo sappiamo tutti.
Buongiorno condiviso!
Il buongiorno del 2 maggio
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