Il buongiorno del 14 maggio

Quando si parla di scelte sensate che implicano una sofferenza immediata per evitare maggiori sofferenze nel futuro mi vengono in mente solo l’apparecchio per i denti e la ginnastica correttiva per la scoliosi. O comunque altro legato ad una reale prevenzione. Ad un sacrificio con un risultato successivo certo e quantificabile. Per tutto il resto anticipare un dolore pensando di evitarsene uno più grande successivamente, è solo procurare a se stessi, e spesso ad altri, un qualcosa di inutile, evitabile e proprio per questo insopportabile. Perché alla vita non si può pensare come al valore futuro di un investimento finanziario di cui pesare esattamente i rischi. La vita scorre a prescindere da noi e ogni scelta, soprattutto sentimentale, ha sicuramente degli effetti ma, a pensarci bene, quasi mai quelli che ci aspettiamo. E rinunciare a qualcosa che ci fa stare bene oggi perché domani potrebbe non farlo o potrebbe metterci di fronte ad una scelta difficile, è come dire che il domani, che non sappiamo neanche se ci sarà, ha un valore maggiore dell’oggi. Come per un fondo di previdenza (che anche quelli, poi di questi tempi, sono caduti un disgrazia!).
Mi ha detto, qualche tempo fa’, il mio caro amico Roberto, mentre gli illustravo idee di business che nella mia testa ci avrebbero cambiato la vita, ‘A Maru’, alla nostra età, l’unico investimento possibile è il fornetto al Verano!’ (ndr per gli extra-GRA: fornetto al Verano = tomba al cimitero).
E questo non certo per dire che non abbiamo più spazio per pensare di costruire qualcosa ma che a metà della vita, la prima vera cosa su cui investire è il concetto che ne abbiamo solo, e se ci va bene, un’altra metà davanti. E ogni lasciata è solo irrimediabilmente persa.
Buongiorno a chi lascia perché gli altri, a che sia un buon giorno, ci pensano da soli!