E’ l’alba. Siamo in partenza.
La nostra vacanza è finita. E ieri sera cena a cinque, Carla con Vale e Francesca ed io con Marco, con le lacrime agli occhi. Ma non di commozione, di risate. Di risate di quelle da sentirsi male. Nessun motivo specifico. Parte uno e tutti appresso. E non ci si ferma più. E tornano in mente le altre volte in cui ci è successo. Specie quelle in cui non era proprio il caso. E lì di nuovo giù altre risate. Cade, ovviamente, qualcosa dal tavolo e quindi di nuovo. E se possibile, ancora peggio. La chiamano ridarella e di solito viene attribuita agli stolti. Possibile che sia vero. Forse probabile. Magari anche certo. Che vuol solo dire che ad essere intelligenti, oltre a non guadagnarci nulla, si rischia pure di perdersi una serata divertente come quella di ieri.
È per questo motivo che ho deciso di rinunciare ad essere intelligente o a fare finta di esserlo. A cominciare da oggi. E infatti la partenza per il nostro ritorno di domenica 31 agosto è parecchio scema. Non c’è dubbio alcuno. Vediamo se si svolta.
Buongiorno a chi mestamente ritorna e a chi allegramente parte. Magari, visto che saremo tutti sull’asfalto cocente, ‘sto buongiorno ce lo diamo di persona!