Arrivo a casa intorno alle 19. Mi butto sul letto, accendo la TV e mi addormento. Mi risveglio all’una con il telefono che trabocca di chiamate perse e messaggi. Alcuni anche preoccupati sulla mia sorte. Mi alzo e passo dieci minuti a capire chi sono. Mangio e bevo qualcosa mi rimetto a letto ma non riesco più a prendere sonno. È iniziato da poco Grey’s anatomy e decido di guardarlo. Vi chiedo: cosa c’è di meno intelligente visto che tra due giorni dovrò operarmi? È bastata la vista di un po’ di sangue, di qualche mascherina narcotica, di un paio di cannule e, dulcis in fundo, di una sala operatorie piena di tensione per farmi arrivare all’alba con gli occhi sbarrati. Mi è tornato in mente il freddo che ho sentito l’ultima volta. E anche la brutta sensazione dell’attesa del mio turno con la vista annebbiata dalla mancanza di occhiali. E, infine, il vortice in cui sono caduta appena l’anestesia è entrata in circolo. Non è certamente un intervento complicato, né si tratta di questione grave ma il termometro del panico non è sensibile al gradiente di rischio. Il panico parte e, almeno io, lo fermo solo distraendomi. E così ho visto tutta la puntata puntando sull’happy end che fortunatamente c’è stato. Poi ho attaccato il frigo e la dispensa dei biscotti. Ed infine mi sono messa a scrivere. Questo post e altro. Solo a titolo di esempio, un romanzo di 15 capitoli su una breve storia d’amore tra un’italiana e un indiano appesantita dagli eventi di cronaca che vedono i loro Paesi contrapposti. La programmazione degli impegni di mio figlio fino a Dicembre. E visto che ero arrivata a Natale, anche i biglietti di auguri dei regali che comprerò.
Sono le 6:30 e finalmente sono riuscita a rilassarmi. E mi viene da ridere. Sto pensando a come, anche in questo, uomini e donne siano diversi. Nei giorni scorsi, riguardo all’intervento, avevo dichiarato di aver paura non tanto del dolore quanto della perdita del controllo. Gianluca mi ha detto, allora,: ‘pensa solo che farla sveglia sarebbe peggio! mentre Maria: ‘ non aver paura, lasciati andare e fatti un bel sonno. Addormentarsi sereni è il segreto per svegliarsi bene.’ La ragione e l’anima.
Provo a riaddormentarmi. Serena. Sarà, anche per questo come dice Maria, che avrò certamente una bella giornata. E comunque Gianluca ha ragione anche lui: farla da sveglia, quell’operazione, sarebbe parecchio peggio.
Buongiorno uomini e donne. Buongiorno alla ragione e all’anima!
Il buongiorno del 27 settembre
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Comments
2 risposte a “Il buongiorno del 27 settembre”
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Buonasera Maru
In bocca al lupo per tuttto 🙂
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Grazie Rodrigo sei molto gentile! A presto…
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