Oggi, dopo 3 giorni di maratona natalizia, finalmente spero di poter varcare la soglia di casa. Dovevo uscire ieri ma, vittima di mal di gola e un po’ di febbre, alla fine ho rinunciato. Stamattina giusto una mano a mio figlio che parte per il capodanno con gli amici e poi, nessun impegno in agenda fino al 3 quando dovrò tornare al lavoro. 8 giorni solo miei, o quasi, da gestire per rimettermi in forma fisica e mentale. Camminare, scrivere, studiare, bivaccare sul divano, vedere un paio di mostre, andare al cinema. Il tutto smettendo rigorosamente di mangiare. Che se uno si chiede perché ci si metta a dieta spesso dopo le feste, è facile: non per i sensi di colpa per aver mangiato troppo ma per approfittare del magico volano, senza pari, che offrono nausea e mal di testa da esagerazione. E da oggi parte ufficialmente anche il ‘che fai a capodanno?’ per tutti quelli che non si sono ancora organizzati. Come me che aspettavo di conoscere i programmi di mio figlio per decidere e anche dopo aver saputo che, per la prima volta, non rientrerò nel suo 31, ho continuato a non occuparmene. E oggi ancora di più: se penso al cotechino con la lenticchia, muoio. 😱
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😂😂😂😂🤦
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La chiusa di questo post è straordinaria e la condivido pienamente e il disegno di Roberto fotografa la situazione in modo eccellente.
Un caro abbraccio 🙂
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Quella del cotechino con le lenticchie, dici? 😂😂😂
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Sì 🙂
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