Ieri alle 17:45 sono salita sulla terrazza condominiale da dove si vedono dall’alto una piazza e i tetti del mio quartiere. Sono salita per uscire in sicurezza e per aspettare il flashmob musicale previsto per le 18. Il cielo era grigio, non azzurro come negli ultimi giorni. Sono stata avvolta da un silenzio irreale a cui non riesco abituarmi, spezzato solo dagli urli dei gabbiani anche loro smarriti. Ho fatto qualche foto alle strade deserte e ho respirato a pieni polmoni un’aria stranamente più leggera. Qualche minuto prima dell’appuntamento, si sono aperte le finestre, è apparsa qualche bandiera, è partita qualche nota. Prima un inno sgangherato ma pieno di emozione, poi l’italiano di Toto Cutugno e poi da qualche finestra vigorosa e piena di speranza Sunshine of your love dei Nirvana. Ci siamo salutati sbracciandoci da una parte all’altra senza conoscerci, mi sono emozionata e commossa. È stato bello perché per la prima volta ha unito, noi che pur abitando uno accanto all’altro non ci conosciamo, qualcosa di più di una squadra di calcio. Ci ha unito l’orgoglio di un paese che resiste, ci ha unito la voglia di non sentirci soli. Non sarà più nulla come prima mi sono detta mentre scendevo le scale per tornare casa. Ci aspettano tempi difficili ma aver toccato con mano di essere parte di un tutto, che si può passare in un istante dall’altra parte della barricata, che si vince insieme e non da soli, mi fa pensare che non potrà che essere meglio, che sarà senz’altro meglio. Buona giornata, viva l’Italia, viva tutti noi! #andràtuttobene
Stavolta Roberto mi ha mandato il disegno dopo che gli avevo mandato i video da lassù e mi ha scritto che meritava un bel post! ❤️

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