La stanchezza che colleziono nello spendermi, senza riserve, nella quotidianità mi ha sempre giocato brutti scherzi. Man mano che scorrono i giorni, abbasso le difese, mi deprimo, distribuisco importanza alle cose in modo randomico e non reale. Ovviamente nel frattempo il mondo si muove e sulla strada di tutti i giorni, che faccio in automatico, prendo in pieno un muro che non avevo visto costruire. E vado a fondo. Un fondo orizzontale, pero’, che mi consente di sdraiarmi e riposare un po’, lasciare i pesi accumulati e subito dopo darmi una leggerissima spinta con i piedi per tornare in superficie e riprendere a nuotare con vigore. Dimenticando, ogni volta, il buio. Speravo con il tempo di imparare a dominare e organizzare questa energia, come peraltro a vestirmi da signora ed indossare le perle. Mi sa che per questa vita non ce la farò. Vediamo nella prossima. Buongiorno pensando che, grazie al cielo, siamo arrivati al venerdì….