Serrande serrate, buio completo, tepore, voci ovattate del quartiere che si rimette in moto. Accendo il cellulare. Ancora troppo presto per alzarsi. Provo a richiudere gli occhi e a riprendere il mio sogno dove l’avevo lasciato ma non c’è verso. Sto pensando di farmi un caffè e portarmelo a letto. Ma mi fa troppa fatica. Mi do una sorta di conto alla rovescia mentale per riuscirci. Rimando per due o tre volte e poi lo faccio. Nuova giornata ufficialmente iniziata. Buongiorno.