Ieri sera ho costretto a fermarsi a cena, con me e il figlio, un’amica speciale. Una donna forte Giuliana ma anche di rara dolcezza che è stata capace di ricominciare mille volte e soprattutto di aggiungere alla vita ogni esperienza come un successo. Come un altro pezzo per completare il puzzle dell’esistenza, mai come una sconfitta. Una che ti illumina con la sua creatività mai urlata. Una che guardi con ammirazione e trattieni ogni volta che ne hai l’occasione sperando ti attacchi il suo virus. Perché come diceva un mio insegnante, esistono i virus cattivi e quelli buoni. E come si diffondono i primi, si diffondono anche i secondi. Basta stare vicini a chi li possiede ed essere predisposti a prenderseli…
Buongiorno ai portatori di virus buoni!