Oggi inizia marzo, il mio mese preferito. Preferito perché è il mese dei fiori, dei colori e dei profumi e perché è il mese in cui mi succede sempre qualcosa di importante, a partire dal mio venire al mondo. Una prima nascita a cui ne sono seguite tante altre. Marzo, poi, è il momento dell’anno in cui posso togliermi finalmente di dosso il grigio e l’umidità dell’inverno. La pesantezza degli abiti e dei pensieri. Le giornate si allungano e con esse anche l’esistenza e soprattutto la resistenza. Non c’è dubbio che una delle più belle sensazioni dell’anno è quando, per la prima volta dopo mesi, si esce dall’ufficio che è ancora giorno.
Quest’anno, poi, mi sono preparata a capitalizzare al meglio questo influsso benefico cercando, già da qualche giorno, di lavorare sulla mia forma fisica e mentale. E’ piacevole, al di là di tutto, concentrarsi su di sé. Senza sensi di colpa. Basta pensare alla cristiana esortazione di amare il prossimo come se stessi per capire che la qualità del nostro concederci agli altri è una variabile strettamente correlata a quanto ci vogliamo bene.
E a marzo anche amarmi (riflessivo e non) è più facile.
Profumato buongiorno!
P.s. Oggi piove, niente fiori e colori ma basterà poco per fare primavera. E in questo io è marzo siamo proprio uguali.