Oggi il figlio parte per il viaggio scolastico di istruzione. La ‘gita’ dei nostri tempi. Il nome è cambiato ma non il resto. La concentrazione è tutta sulla composizione delle stanze, sui giochi per la sera, sull’apertura o meno della piscina e, moderna tematica, su quando è come sarà consentito l’uso dei cellulari. Pure cambiando il nome, attese sulla cattedrale di Trani e sui Sassi di Matera non pervenute. Sul resto, come da copione, emozione alle stelle. Al punto che è stato difficilissimo farlo addormentare. Mi ha chiamato decine di volte dal letto per verificare che fosse tutto a posto e che non ci fossimo dimenticati nulla. E alla fine ha voluto che gli dormissi accanto. Mi ha ricordato un tempo lontano. Quello delle prime avventure. Dell’eccitazione nel condividere spazi temporali inconsueti con i compagni di classe ma anche con i professori. Dello scoprire il nuovo.
Faticoso stargli dietro ieri sera ma anche bellissimo farsi contagiare da tanto entusiasmo. Un entusiasmo che gli auguro con tutto il cuore di non perdere mai. Io non l’ho mai perso e credo che sia stata e sia, davvero, la mia più grande fortuna.
Buongiorno viaggiatori in gita!