Ultimo giorno di luglio. Giornata iniziata dal dentista del figlio. Domani parte con il padre ed era prevista preventiva manutenzione dell’apparecchio. Io resto a Roma. Per me ancora 13 giorni alle ferie. Passeranno presto. Nonostante l’estate o forse proprio per questo, in ufficio il periodo è impegnativo. E non mi dispiace affatto anche se sono stanchissima. Oggi ci sarà la prima ondata di saluti dei colleghi che vanno in vacanza. Ed è un po’ come l’ultimo giorno di scuola. L’aria si riempe di un misto di allegria e malinconia non facile da descrivere ma che se a ripensarci ognuno di noi ricorda bene. Per quanto mi riguarda, i saluti mi rattristano sempre un po’. Anche quelli che riguardano cose belle come le vacanze. E anche se sono io a partire. Mi prende una sorta di magone. E’ come se soffrissi di una sorta di sindrome da abbandono anche quando sono io ad abbandonare. Irreale e inspiegabile ma che mi toglie il fiato. Fortunatamente dura poco. Domani sarà già passata. Ho mille cose in programma prima di fermarmi e non c’è tempo per i pensieri negativi e soprattutto per quelli inutilmente negativi. Oggi poi c’è anche il sole…
Buongiorno a chi parte. Buongiorno a chi resta.