La casa che abbiamo affittato qui a Nardó ha un terrazzo e una bellissima vista sul mare. È una casa di mare di quelle in cui si portavano i mobili e le suppellettili in disuso. Ci sono oggetti con un patrimonio di storie. Mi piacerebbe avere il tempo di guardarle e assorbirle. Ma qui il tempo passa in fretta. Soprattutto impegnato nel pellegrinaggio alle varie spiagge. Ho tolto l’orologio il primo giorno e lascio che sia il colore del cielo e la fame a stabilire i ritmi. Ovviamente la mia. Quella di Marco è costante e non mi direbbe nulla sulle fasi della giornata. Purtroppo gli orari dei negozi non seguono questo metodo naturale e ieri sera abbiamo rischiato di saltare la cena. I ragazzi volevano preparare il barbecue e glielo abbiamo affidato. Si sono accaniti su quella carbonella, che non voleva prendere, con una determinazione che non avremmo mai detto potesse essere sollecitata da un hot dog. Hanno parlato del barbecue tutto il giorno. Di come prepararlo. Di cosa comprare. Dei compiti di ognuno. Ed è stato davvero divertente vedere la loro perfetta coordinazione e soprattutto verificare la qualità del prodotto finale.
Obiettivo comune e condiviso, fiducia reciproca ma anche e soprattutto la consapevolezza di ognuno di mangiare il risultato. Qualcuno parlerebbe di team building ed invece è solo un gioco da ragazzi. Che ci ricorda che semplificare aiuta. Che eliminare sovrastrutture e appesantimenti è salvifico. Che prendersi meno sul serio ma lavorare seriamente, è l’unica vera ricetta di successo. E che lo sanno anche i bambini.
Buongiorno ai grandi che sanno guardare al patrimonio dei bambini. E ai bambini che non ci rinunciano per tutta la vita.
Di seguito il disegno di Roby ispirato dal post.